Fenomeno artistico dell'arte cambogiana khmer,
succeduto allo stile Phnom Da. Coincise con lo sviluppo della civiltà
khmer, erede di quella del Funan, risalente alla prima metà del VII sec.
Come in India, anche qui i materiali durevoli sostituirono, in architettura,
quelli in legno, anche se i primi
prasat (santuari) vennero costruiti
come copie di quelli in legno a forma di torre a pianta quadrata. I templi della
capitale Sambor Prei Kuk, a Nord e a Sud, hanno resistito al tempo: quello a
Nord si presenta molto rovinato, mentre quello a Sud mostra ancora un doppio
recinto al centro e una torre in mattoni, dedicata al dio Shiva, circondato da
altre cinque torri poligonali. Quasi tutta la decorazione in stucco è
andata distrutta; si è solo conservata quella scolpita sui blocchi di
arenaria che incorniciano i portali e che costituiscono piccole colonne ed
architravi. Su questi ultimi poggiava un arco abbellito con medaglioni e
sorretto da “mokara” (mostri marini) alle estremità. I muri
del recinto interno erano decorati con medaglioni istoriati di scene, le cui
caratteristiche erano un notevole senso del movimento unito ad una rilevante
sicurezza compositiva. La statuaria di
s.s. si presenta piuttosto scarsa
e in un certo senso è la continuatrice del precedente stile Phnom Da con
tendenza alla stilizzazione. Le statue femminili sono piccole e presentano i
fianchi leggermente accentuati, mentre quelle maschili si presentano per lo
più in posizione frontale.